07/11/2007 – Chiarimento: dato il successo che sta ottenendo questo articolo, e dato che i commenti mi paiono un po’ poco coerenti, ho pensato di spiegare meglio alcune cose:

  1. qui descrivo in tono ironico una mia esperienza personale di installazione di software BETA su una macchina virtuale (ho anche cambiato il titolo per spiegarlo meglio). Niente a che vedere con l’utilizzo di vista stabile su una macchina reale.
  2. Ho usato anch’io windows, nelle versioni 3.1, 3.11, 98, 2000 e XP. Semplicemente ho scelto Linux, se a voi piace di più windows ben per voi, ma per favore non cercate di convincere me.
  3. questo è il MIO blog e ci faccio quello che mi pare, ad esempio adesso blocco i commenti a questo post, giusto perchè mi sono rotto di leggerne di nuovi 🙂 (muahahahaha!)

Ecco l’articolo originale:

Ho installato Windoze Vista su una macchina virtuale di VMware, un esperienza di nulla!
Già l’inizio prometteva bene, ho dovuto forzare la risoluzione di VMware a 640×480 tramite l’aggiunta di queste due righe al file vmx:

svga.maxWidth = “640”
svga.maxHeight = “480”

altrimenti l’installazione si bloccava dopo “windows is loading files…”.

L’installazione è stata effettuata in modalità VESA a 16 colori, praticamente peggio del Commodore VIC-20 di più 20 anni fa…

Dopo più di un ora di installazione e decompressione dei files finalmente Vista si è sentito pronto per avviarsi,ma anche dopo il riavvio c’è stato un altro po’ di procedure di installazione e configurazione. Alla fine mi si è presentata una accattivante schermata come questa:
vista1, click per ingrandire

Dopo aver installato i VMware Tools (una specie di driver per i dispositivi virtuali) ed aver rimosso le due righe dal file vmx, sono riuscito a riavviare in una modalità grafica più decente, questa è la schermata di login:
vista2, click per ingrandire

E così si presenta il desktop con un po’ più di colori:
vista3, click per ingrandire

Salta subito all’occhio la barra laterale, piena di cose utili come un grosso orologio e uno slideshow di immaginette varie. Il look è un po’ troppo glossy per i miei gusti, e le icone mi ricordano un po’ Mac OSX ed un po’ le Crystal di Everaldo, niente di originale tanto per cambiare…

Vista è stato fatto all’insegna della sicurezza, infatti per installare i driver della scheda audio bisogna dare il permesso in carta bollata ed in triplice copia…
vista4, click per ingrandire

Dopo pochi minuti dall’avvio, VIsta ha cominciato a fare quello che ci si aspetta da un sistema operativo di casa Microsoft: rompere le scatole con gli aggiornamenti!
vista5, click per ingrandire

L’interfaccia dell’updater è un po’ più semplice di quella vecchia, sono sufficienti meno pulsanti e meno descrizioni, tanto all’utente di quello che fa il sistema non gliene deve interessare niente: meno sa, meglio è!
Notare in basso che cominciano a saltar fuori messaggi d’errore e fumettini informativi…
vista6, click pe ringrandire

Dopo gli aggiornamenti, indovina un po? SI RIAVVIA!
vista6, click per ingrandire

Dopo il riavvio si è presentata questa nuova schermata informativa, che probabilmente è programmata per saltare su solo dopo tre o quattro riavvii… boh?
vista8, click per ingrandire

Un ultimo sguardo al desktop, impostato a 1024×768, che praticamente basta appena a contenere il menù:
vista9, click per ingrandire

In basso nel menù si possono notare due pulsanti, uno con il simbolo “power” e l’altro con un lucchetto.
Il lucchetto prevedibilmente blocca lo schermo, l’altro invece che spegnere il pc lo mette in sospensione, se si vuole spegnere sul serio si deve premere la freccetta a destra dei pulsanti e far apparire un piccolo sottomenù.

Tutti i vari effetti grafici dell’interfaccia “Aero” con VMware non li ho potuti provare, ma non credo che ne sentirò la mancanza, dato che sulla mia Ubuntu ho installato Compiz/XGL (che fa molto più di quello che si può sognare Vista) e non lo uso neanche perchè lo trovo un po’ futile…

L’impressione che mi ha fatto finora è stata quella di avere un XP vestito a festa, forse appena appena più fluido, una minore possibilità di controllo da parte dell’utente ed uno stile grafico (non molto configurabile, tra l’altro) un po’ poco consistente e male accozzato. Cosa c’entrano i bordi delle finestre azzurro pigiama con le barre di vetro nero?

Son proprio contento di non doverlo usare, VIVA LINUX!

p.s.: Vista c’ha le icone delle cartelle VERTICALI! Ma per favore! Poi non venite a lamentarvi se perdete i documenti, cadono fuori! 😀